Indirizzo: Via Querceto snc, Roccasecca (FR)
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Aspetti generali
"Legionellosi" è la definizione di tutte le forme morbose causate da batteri Gram - negativi aerobi del genere Legionella. Essa si può manifestare sia in forma di polmonite con tasso di mortalità variabile tra 10 - 15%, sia in forma febbrile extrapolmonare o in forma subclinica. La specie più frequentemente coinvolta in casi umani è la L. pneumophila. Dopo la prima identificazione nel 1976, negli Stati Uniti, si è osservato un po' ovunque nei Paesi industrializzati un notevole incremento del numero di casi e questo può essere attribuito sia al miglioramento degli strumenti diagnostici disponibili e alla maggiore sensibilità dei clinici nei confronti della malattia, sia all'aumento delle occasioni di esposizione all'agente eziologico dovuto all'incremento del turismo, della frequentazione di centri - benessere e alla sempre più diffusa installazione di impianti di condizionamento centralizzati negli ambienti ad uso collettivo, dotati di torri di raffreddamento e/o condensatori evaporativi.
Fonti di infezione, modalità di trasmissione e fattori di rischio
La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento. Le goccioline si possono formare sia spruzzando l'acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide. La pericolosità di queste particelle di acqua è inversamente proporzionale alla loro dimensione. Gocce di diametro inferiore a 5 micron arrivano più facilmente alle basse vie respiratorie.
Mentre la maggior parte dei primi casi di legionellosi sono stati attribuiti a particelle di acqua aerodisperse, contenenti batteri provenienti da torri di raffreddamento o condensatori evaporativi o sezioni di umidificazione delle unità di trattamento dell'aria (comunemente conosciute come UTA), successivamente, numerose infezioni sono risultate causate anche dalla contaminazione di impianti di acqua potabile, apparecchi sanitari, fontane e umidificatori ultrasonici. Eventi epidemici verificatisi in vari Paesi, che hanno riguardato frequentatori di fiere ed esposizioni nelle quali si sono create condizioni di rischio di infezione da sistemi generanti aerosol (piscine e vasche idromassaggio, esposte a fini dimostrativi e fontane decorative), suggeriscono la necessità di considerare anche queste manifestazioni nell'anamnesi dei casi e nell'indagine epidemiologica.
Fattori predisponenti la malattia sono l'età avanzata, il fumo di sigaretta, la presenza di malattie croniche, l'immunodeficienza. Il rischio di acquisizione della malattia è principalmente correlata alla suscettibilità individuale del soggetto esposto e al grado d'intensità dell'esposizione, rappresentato dalla quantità di Legionella presente e dal tempo di esposizione. Sono importanti inoltre la virulenza e la carica infettante dei singoli ceppi di Legionella. La tabella seguente riassume quanto sopra indicato.
PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI
Protocollo di controllo del rischio legionellosi
Il Protocollo di Controllo del Rischio legionellosi si divide in tre fasi sequenziali e correlate tra loro:
E' necessario che il Protocollo venga applicato in ogni struttura (sia civile sia industriale) nel quale siano presenti impianti potenzialmente a rischio legionellosi.
Conclusioni: cosa propone VITA?
Ai fini del controllo dei rischi per la salute derivanti dalle inalazioni di aerosol contaminato da Legionella, VITA s.r.l., nell'ottica di fornire un servizio in tale ambito specialistico, propone le seguenti azioni tecniche da intraprendere in collaborazione con il datore di lavoro o RSPP:
a) effettuare una completa raccolta dati del sistema allo scopo di individuarne i punti critici tramite uso di un forms specifico per la raccolta dati degli impianti;
b) considerare le condizioni di normale funzionamento, arresto e massa a riposo, riavviamento e manutenzione straordinaria (scheda sanificazione impianti);
c) adottare un approccio documentale puntuale sulle prestazioni e sulle azioni intraprese per conseguirle e verificarle (rapporti di assistenza tecnica);
d) adottare un registro degli interventi sull'impianto nel quale sono specificate in dettaglio le modalità e la frequenza degli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria ed il programma di condizionamento chimico preventivo con i parametri chimici di gestione e controllo;
e) prevedere, dove possibile, sistemi di automazioni e telecontrollo dei dosaggi e controlli studiati per le specifiche esigenze e necessità dei singoli clienti;
VITA s.r.l., nel contesto analizzato, dipendentemente dalla tipologia di sistema e d'utenza, ha selezionato una serie di trattamenti e servizi di manutenzione in grado di garantire la massima versatilità ed efficacia d'impego dei prodotti, corredando i condizionamenti di tutte le informazioni volte ad ottimizzarne le funzioni e l'impatto ambientale. I principi attivi sanificanti contenuti nei formulati VITA sono tutte sostanze ben note agli addetti ai lavori e, negli USA, tali principi attivi godono di approvazione EPA (Environmental Protection Agency) per il loro utilizzo in raffreddamento ed umidificazione. In Italia il loro utilizzo è classificato efficace e non pericoloso per gli organismi superiori da varie documentazioni tecniche del CTI (Comitato Termotecnico Italiano). In alternativa oppure in ausilio ai trattamenti chimici tradizionali, VITA è disponibile ad intraprendere studi e prove di fattibilità innovative, inserendo sugli impianti metodi fisici, lampade a raggi ultravioletto (UV), elettrodi ionizzanti e sistemi elettromagnetici per il controllo delle incrostazioni e del biofilm. Inoltre, allo scopo di minimizzare/sostituire l'uso dei prodotti chimici, è possibile utilizzare all'uopo sistemi sanificanti a base ozono.
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